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Per non dimenticare che non esistono ebrei bravi ed ebrei cattivi e “ il Filo spinato come le barriere che si vogliono ora”

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Paolo Latella* - E' il 27 gennaio 1945. Le avanguardie delle truppe sovietiche arrivano ai cancelli del lager nazista di Auschwitz, in Polonia. Ad accogliere i soldati di Stalin, pochi sopravvissuti all'orrore: uomini, donne  e bambini, che solo per un caso sono riusciti a evitare la «marcia della morte», ovvero il trasferimento forzato di tutti i prigionieri verso i campi di concentramento situati entro i confini del Reich. Molti di loro non riusciranno ad assaporare la libertà: moriranno nei giorni seguenti di malattie e stenti. Il 27 gennaio, in tutta Italia, si celebra la Giornata della memoria. La liberazione del Lager simbolo dell'universo concentrazionario nazista è diventata l'occasione per “non dimenticare” lo sterminio di quasi sei milioni di ebrei, oltre ai migliaia di zingari, omosessuali, oppositori politici, che Hitler aveva condannato come «Uentermenschen», sottouomini. Un'operazione non facile, tutt'altro. Ma doverosa. Come sottolinea ogni ann...