8 marzo: per favore basta mimose!

 8 marzo: per favore basta mimose!

Le ricorrenze sono momenti preziosi per evocare figure eroiche e per richiamare la nostra attenzione sulle ingiustizie irrisolte. La Giornata Internazionale della Donna è un’occasione fondamentale per riflettere sulle lotte e sui successi conseguiti dalle donne in ambito civile, sociale ed economico. Questa celebrazione trova le sue radici nelle manifestazioni e proteste del XX secolo, quando le donne lavoratrici lottavano per migliori condizioni di lavoro e per il diritto di voto. L'8 marzo, in particolare, ricorda la Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste del 1910, che propose una giornata dedicata ai diritti delle donne.

Tuttavia, nel 2025, è paradossale che le donne siano celebrate con un ramoscello di mimosa mentre le disuguaglianze persistono, a testimonianza di quanto la percezione di inferiorità sia ancora radicata. Questo pregiudizio, spesso implicito e inespresso, si manifesta attraverso esclusioni e discriminazioni sistematiche, soprattutto nei confronti delle madri nel mondo del lavoro. Figure come Virginia Woolf hanno combattuto per i diritti delle donne, sottolineando l’importanza di riconoscerne e valorizzarne il talento.

L’immaginario collettivo fatica a percepire il peso delle difficoltà che gravano sulle donne. Servizi essenziali come i consultori, il diritto all'aborto, gli asili nido e l'accesso al lavoro dovrebbero essere garantiti, eppure le donne continuano a subire violenze e discriminazioni, ostacoli che rendono difficile raggiungere una vera equità. È cruciale che la consapevolezza si trasformi in azioni concrete.

Il sorriso di una donna, simbolo di benessere e libertà, è spesso oscurato da sfide economiche e personali. Non si discute abbastanza delle donne obbligate a lasciare il lavoro a causa della maternità. Nel settore privato, le loro competenze sono frequentemente sottovalutate.

Questa non è semplice retorica: stiamo vivendo una regressione culturale che permea molti aspetti della società. È essenziale che i politici si impegnino a conoscere e applicare i principi costituzionali per attuare cambiamenti significativi. Solo così potremo veramente affrontare l’ignoranza e sradicare la discriminazione, garantendo rispetto e uguaglianza per tutte le donne.

Ogni individuo, pur rispettando la libertà degli altri, deve poter vivere la propria vita liberamente, secondo i propri desideri, senza il condizionamento di vincoli morali, religiosi o sociali. Questa libertà individuale è il fondamento di una società giusta ed equa.

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