Rispondo pubblicamente ai commenti pubblicati sul mio profilo in merito alla protesta del 15 marzo
Sono appena tornato a casa e ho letto i vostri commenti sul mio profilo di Facebook.
https://www.facebook.com/prof.paolo.latella/posts/10212251619707911?notif_t=like¬if_id=1489568587694892
Ringrazio chi mi ha difeso e chi ha espresso educatamente il proprio pensiero.
Rispetto tutti coloro che hanno commentato negativamente quanto scritto anche se molti post non li condivido assolutamente.
Riprendo il motto di Voltaire: “non sono d’accordo su quanto tu dici ma darei la mia vita perché tu lo passa esprimere”.
Mi dispiace molto constatare che si continua a polemizzare su questo disagio, secondo me strumentalizzandolo un po’.
Desidero ricordare agli studenti che il mio orario comprende tre classi in sede (3-4-5 E) e tre in succursale (3-4-5 D) continuerò a venire sia la mattina che il pomeriggio.
Questa precisazione è d’obbligo per tutti coloro (insegnanti e studenti) che si lamentano perché dovranno venire a scuola di pomeriggio, ma ricordo che i turni pomeridiani li stanno facendo da più di un mese gli insegnanti, il personale non docente e gli studenti della succursale che è sempre Istituto Bassi.
Non esistono differenze, né medaglie, né premi in denaro per coloro che studiano in sede o in succursale.
Ma torniamo sulla questione di questa mattina, il dibattito acceso che c’è stato con gli studenti del corso geometri non è servito a nulla.
Non esistono differenze, né medaglie, né premi in denaro per coloro che studiano in sede o in succursale.
Ma torniamo sulla questione di questa mattina, il dibattito acceso che c’è stato con gli studenti del corso geometri non è servito a nulla.
La protesta degli studenti della sede è stata inutile, bastava andare sul sito del Bassi e leggere la circolare che spiegava in modo analitico la suddivisione delle classi nell'arco temporale che comprende aprile.
Ovviamente non sarete d’accordo ma pazienza, sentirsi Che Guevara per un giorno capita a tutti e ci sta!
Mi auguro però che la prossima protesta venga fatta con una motivazione più importante del tipo:
• siamo contro i finanziamenti delle scuole private, più soldi alla scuola statale.
• Gratuità per gli studenti
• A favore dell’acqua pubblica
• Viaggi d’istruzione all’estero gratuite per lo studio delle lingue straniere
• Rimborso delle spese sostenute per l’Alternanza Scuola Lavoro
Queste sono secondo me battaglie serie ed importanti da fare!
Comunque questa mattina ho apprezzato molto che la mia 5 E e la 3 E siano entrate a scuola e hanno svolto le lezioni regolarmente con i colleghi.
Ecco… dimenticavo. Ho letto che io avrei detto ai miei studenti della succursale di rispondere alle vostre provocazioni. Sono ovviamente falsità, probabilmente avranno letto il post sul mio profilo di Facebook e hanno “passato parola”.
Tutto questo casino nasce purtroppo perché i colleghi dovrebbero mettere al primo posto le esigenze degli studenti e non lamentarsi in sala proff e in classe davanti ai ragazzi.
Beh potrei dire che forse qualche collega dovrebbe evitare di fare commenti del tipo: “voi studenti della succursale vi odio tutti”…purtroppo questo è accaduto veramente!
Oppure studenti sul bus di linea che giravano i filmati con frasi tipo: “gli studenti della succursale dovevano bruciare insieme alla scuola”.
Volete che continuo? Non credo perché sono tutte frasi pericolose e offensive.
Sono da condannare i colleghi che fomentano gli studenti come sono da condannare gli studenti che si sentono superiori ai compagni di classe che d’istituto di sede e succursale.
Però care alunne e cari studenti della sede abbiate il coraggio di ammettere che questa situazione vi scoccia e vi da molto fastidio venire a scuola di pomeriggio. Tutto è filato liscio finché le ore della mattina erano state addirittura ridotte anzi eravate contentissime e… “non era un problema vostro”.
Non mettiamo in atto la commedia del mistero buffo… non nascondiamoci dietro un dito, abbiate il coraggio di ammettere senza insultare l’intelligenza di chi legge questo post che non volete andare di pomeriggio … ma i capricci signore e signori non servono quindi rispettate le regole e seguite le indicazioni del dirigente scolastico. Questo vale sia per tutto il personale della scuola che per gli studenti.
Ricordo che i sacrifici sono per tutti proprio perché tutti siete studenti dell’Istituto Bassi di Lodi e tutti siamo docenti del Bassi!
Dovreste essere tutti orgogliosi di frequentare questa scuola, una delle migliori di tutta la nazione.
Per concludere vorrei che leggeste questa poesia che spesso viene erroneamente attribuita a Bertolt Brecht ma è un sermone del pastore Martin Niemöller sull'inattività degli intellettuali tedeschi in seguito all'ascesa al potere dei nazisti e delle purghe dei loro obiettivi scelti, gruppo dopo gruppo. La poesia è ben conosciuta e frequentemente citata, ed è un modello popolare per descrivere i pericoli dell'apatia politica, e come essa alle volte inizi con un odio teso ad impaurire obiettivi e di come alle volte esca fuori controllo.:
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare".
Un abbraccio a tutte a tutti (sede e succursale).
Vi voglio bene!
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Ovviamente non sarete d’accordo ma pazienza, sentirsi Che Guevara per un giorno capita a tutti e ci sta!
Mi auguro però che la prossima protesta venga fatta con una motivazione più importante del tipo:
• siamo contro i finanziamenti delle scuole private, più soldi alla scuola statale.
• Gratuità per gli studenti
• A favore dell’acqua pubblica
• Viaggi d’istruzione all’estero gratuite per lo studio delle lingue straniere
• Rimborso delle spese sostenute per l’Alternanza Scuola Lavoro
Queste sono secondo me battaglie serie ed importanti da fare!
Comunque questa mattina ho apprezzato molto che la mia 5 E e la 3 E siano entrate a scuola e hanno svolto le lezioni regolarmente con i colleghi.
Ecco… dimenticavo. Ho letto che io avrei detto ai miei studenti della succursale di rispondere alle vostre provocazioni. Sono ovviamente falsità, probabilmente avranno letto il post sul mio profilo di Facebook e hanno “passato parola”.
Tutto questo casino nasce purtroppo perché i colleghi dovrebbero mettere al primo posto le esigenze degli studenti e non lamentarsi in sala proff e in classe davanti ai ragazzi.
Beh potrei dire che forse qualche collega dovrebbe evitare di fare commenti del tipo: “voi studenti della succursale vi odio tutti”…purtroppo questo è accaduto veramente!
Oppure studenti sul bus di linea che giravano i filmati con frasi tipo: “gli studenti della succursale dovevano bruciare insieme alla scuola”.
Volete che continuo? Non credo perché sono tutte frasi pericolose e offensive.
Sono da condannare i colleghi che fomentano gli studenti come sono da condannare gli studenti che si sentono superiori ai compagni di classe che d’istituto di sede e succursale.
Però care alunne e cari studenti della sede abbiate il coraggio di ammettere che questa situazione vi scoccia e vi da molto fastidio venire a scuola di pomeriggio. Tutto è filato liscio finché le ore della mattina erano state addirittura ridotte anzi eravate contentissime e… “non era un problema vostro”.
Non mettiamo in atto la commedia del mistero buffo… non nascondiamoci dietro un dito, abbiate il coraggio di ammettere senza insultare l’intelligenza di chi legge questo post che non volete andare di pomeriggio … ma i capricci signore e signori non servono quindi rispettate le regole e seguite le indicazioni del dirigente scolastico. Questo vale sia per tutto il personale della scuola che per gli studenti.
Ricordo che i sacrifici sono per tutti proprio perché tutti siete studenti dell’Istituto Bassi di Lodi e tutti siamo docenti del Bassi!
Dovreste essere tutti orgogliosi di frequentare questa scuola, una delle migliori di tutta la nazione.
Per concludere vorrei che leggeste questa poesia che spesso viene erroneamente attribuita a Bertolt Brecht ma è un sermone del pastore Martin Niemöller sull'inattività degli intellettuali tedeschi in seguito all'ascesa al potere dei nazisti e delle purghe dei loro obiettivi scelti, gruppo dopo gruppo. La poesia è ben conosciuta e frequentemente citata, ed è un modello popolare per descrivere i pericoli dell'apatia politica, e come essa alle volte inizi con un odio teso ad impaurire obiettivi e di come alle volte esca fuori controllo.:
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare".
Un abbraccio a tutte a tutti (sede e succursale).
Vi voglio bene!
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Paolo Latella
Commenti
Posta un commento