Attualità: 𝗖𝗵𝗶 𝗹'𝗵𝗮 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲? 𝗕𝘂𝗼𝗻 𝟮𝟱 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶.

 𝗖𝗵𝗶 𝗹'𝗵𝗮 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲?

𝗕𝘂𝗼𝗻 𝟮𝟱 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶.

𝑑𝑖 𝑃𝑎𝑜𝑙𝑜 𝐿𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑎

Era la fine di aprile del '45,

l'Italia aveva perso la propria identità, la propria dignità.

Arrivò il momento,

lo catturarono,

stava scappando in Svizzera con la sua amata e i suoi pochi fedeli rimasti.

Fu l'epilogo di una storia già scritta.

Tutti questi uomini e una donna furono appesi ad una corda.

Lì a Piazzale Loreto a Milano.

Un premio crudele dove la morte ha fatto pace con la morte.

Oscure ombre e poi la luce.

Era un Duce,

la sua Italia gli era rivoltata contro.

Nata da un'idea socialista e poi trasformata in violenza e puro razzismo, si in quell'idea chiamata fascista.

Come l'odore acre di sudore impregnato nei vestiti che non va via,

che provi a lavare,

a lasciare a mollo ma che la puzza di acido rimane.

La soluzione è una sola, cancellare, gettare, eliminare la maglia.

Non dobbiamo per forza giustificare, provare a sistemare le cose,

Chi l'ha detto che il tempo sistema le cose?

Noi non dobbiamo dimenticare quell'odore di acido che impregna le menti ignoranti, vittime di piccoli falsi messaggi nazionalisti, che nascondono l'odio e la voglia, il desiderio di potenza, di sopraffazione sul debole, sul diverso.

I fascisti sono questi, non sono repubblicani, non sono socialisti, non sono democratici, non sono liberali. Rappresentano una sintesi di tutte le negazioni della psicologia umana.   

Il fascismo è un modo di essere, di percepire le azioni da intraprendere per raggiungere obiettivi reazionari.

Il Fascismo non è rivoluzione, è reazione negativa.

Ecco perché il fascismo non è mai morto.

Perché in fondo nella parte oscura di ogni essere umano risiede questo seme dell'odio verso i propri simili, che germoglia nelle menti ignoranti.

Passano i secoli, muore un popolo ma non un'idea.

Ecco perché alcune delle dottrine e pratiche elaborate e adottate dal fascismo italiano si sono diffuse in seguito, anche se con caratteristiche differenti, in Europa e in altri Stati del mondo.

L'unico modo per combattere costantemente il fascismo è la cultura, la difesa della Costituzione.

Per annullare l'idea fascista, ognuno di noi, senza ledere la libertà degli altri individui, deve essere totalmente libero di organizzare direttamente la propria vita, secondo i propri desideri e senza il condizionamento di vincoli morali, religiosi o sociali.

Solo così il fascismo ritornerà nei libri di storia e non farà più proseliti.

Non dobbiamo dimenticare che dal 1919 al 1945, nelle nostre famiglie, abbiamo avuto almeno un fascista ma anche tanti antifascisti.

L'Italia è una Repubblica democratica, libera e antifascista.

Non dobbiamo permettere a nessun governo di trasformare la dottrina del male in qualcosa "di positivo", una sorta di revisionismo storico che diventa accomodante, una consuetudine raccontata da chi sa ammaliare le menti dei giovani con false verità.

Ma la verità è un'altra, è spesso scomoda, è morte, è sacrificio, è "Resistenza".

Noi insegnanti siamo i testimoni della Costituzione, dell'antifascismo e abbiamo l'obbligo etico e civico di ricordarlo ai nostri studenti che nessuno potrà mai cancellare la rinascita di un popolo che ha combattuto per ricostruire un'idea di libertà, di democrazia.

Non bisogna mai dimenticare!

Buon 25 aprile a tutti!